8 maggio, Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Tempo di bilanci su quanto fatto, tempo di progetti sul nostro futuro. Con un unico comune denominatore: portare il nostro aiuto ovunque, per chiunque. Come d’altra parte, da oltre 150 anni, milioni di volontari susseguitisi nel tempo hanno fatto. Probabilmente miliardi di storie di aiuto, iniziate sui campi di battaglia di Solferino e giunte fino ai marciapiedi delle nostre Città, storie di un prima e dopo, storie semplici e brevi, ma anche storie complesse e lunghe. Storie di felicità ma anche storie di sofferenza. 

«Tutte le storie d’aiuto a cui pensiamo sono accomunate da un emblema, quello della Croce Rossa» commenta la Presidente CRI Bari, Cav. Dott.ssa Consiglia Margiotta «simbolo di straordinaria potenza, simbolo della natura Umana del nostro essere che ci ricorda giornalmente che oltre i confini, oltre le differenze, oltre le contrapposizioni è possibile una via diversa, quella della comprensione reciproca, dell’amicizia, della cooperazione e della pace duratura fra tutti i popoli.

L’augurio che mi sento di rivolgere ai miei volontari in questa giornata è di ESSERE Croce Rossa e non di FARE Croce Rossa. I nostri Principi, la nostra Storia, il nostro modo di agire e di essere devono essere interiorizzati e appartenere all’Io di tutti coloro che indossano la nostra uniforme».